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La mostra consentirà per la prima volta un raffronto diretto tra le tre principali tele della Città ideale esplorando appieno la raffigurazione della città e dell'architettura durante il Rinascimento, tra Quattro e Cinquecento, avvalendosi del contesto naturale - il Palazzo ducale di Urbino - in cui le tre opere sono state concepite. Attraverso nove sezioni originali (la città medievale, la rappresentazione dell'architettura, la rappresentazione della città nella tarsia lignea, la flagellazione nell'architettura, ecc.), l'esposizione si presenta come un'opportunità di far rivivere personaggi come Luciano e Francesco Laurana, Francesco Di Giorgio Martini, Leon Battista Alberti e molti altri protagonisti che nella Urbino capitale furono architetti, artisti e scienziati, animando la cultura di una corte inarrivabile come quella di Federico da Montefeltro. L'articolazione della mostra è concepita in maniera "stellare" con una serie di percorsi o sezioni che si diramano dal centro - la volta della Biblioteca del Duca Federico con sotto raggruppati i tre dipinti - verso l'esterno.